Inserito in un pregevole e iconico contesto naturale, il borgo laziale di Tolfa si trova nella parte più settentrionale della città metropolitana di Roma Capitale, non lontano dalle zone della cosiddetta Maremma Laziale e delle città etrusche come Tarquinia e Cerveteri. È qui che respiriamo l’atmosfera di Tolfa Città Slow, dove natura, storia, rurale e qualità si fondono per offrire una piacevole esperienza al turista.

La zona è di sicuro interesse naturale, per la presenza delle colline dette “Monti della Tolfa”, con una elevazione massima di poco superiore ai 600 metri sul livello del mare e inserite nel contesto dell’Antiappennino Laziale. I rilievi (cinque superiori ai 600 metri, quattro superiori ai 500 metri e altri al di sotto di 500 metri) si uniscono al ricco panorama fluviale, con rivi e torrenti che sfociano direttamente nel Mar Tirreno. La zona è scarsamente antropizzata e ha conservato un aspetto pressoché identico a quello che i viaggiatori avrebbero potuto apprezzare alcuni secoli fa, all’epoca del Gran Tour. Per tutelare il patrimonio di biodiversità dei Monti della Tolfa è stata costituita una Zona a Protezione Speciale, che occupa una superficie complessiva di circa 30mila ettari toccando quattro comuni: Tolfa, Allumiere, Santa Marinella e Civitavecchia.

Storicamente la zona dei Monti della Tolfa, e il comune nella fattispecie, hanno ospitato importanti giacimenti di alunite, un minerale – scoperto in zona per la prima volta a fine XV secolo – dal quale si ricava il sale dell’allume, fondamentale nella produzione tessile. Fino al Settecento, quelle di Allumiere furono le miniere di alunite più importanti d’Europa, un record detenuto per quasi tre secoli e una produzione che sarebbe cessata definitivamente solo nel 1941.

Lasciata la parte più naturale e “selvaggia” di questa zona così pregevole dal punto di vista turistico lo sguardo si rivolge immediatamente al borgo tolfetano, collocato su un colle a 484 metri di quota. La zona, abitata sino dall’epoca preistorica, si caratterizza per uno sviluppo “a fasi alterne” che segue gli stessi destini delle zone circostanti. Se nel Medioevo è alienata dalla Santa Sede, intorno al Trecento e al Quattrocento – anche in funzione dell’importanza commerciale delle miniere – il territorio è variamente conteso dalle nobili famiglie dell’epoca, tra queste i Capocci, i Frangipane, i Di Castro e i Chigi.

L’importanza economica di Tolfa non ha solamente tracce storiche e documentali ma è ben visibile nella svariata produzione architettonica, nella quale ritroviamo significative tracce di epoca medievale e rinascimentale. La Rocca Frangipane – o Castello della Rocca – risale al XIV secolo e fu costruita dalla omonima famiglia sul punto più alto del comune, in posizione strategica rispetto alla vallata circostante. La si raggiunge percorrendo Via della Rocca, suggestivo percorso immerso nel verde che attraversa parte del centro storico. Meravigliosamente panoramico è l’affaccio del Santuario della Madonna della Rocca, simbolo evidente della devozione mariana della popolazione tolfetana. L’edificio, forse in origine una cappella annessa al Castello, venne restaurato dapprima nel 1567 e acquisì importanza nel 1695 con la collocazione dell’immagine sacra della Pietà, collocata nel 1888 in un altare marmoreo di straordinaria bellezza. La Collegiata di Sant’Egidio Abate si mostra ai fedeli e ai turisti con la curiosa facciata policroma sulla quale emerge un bassorilievo imponente. Al suo interno si conserva il busto dorato di Sant’Egidio, oggetto di venerazione popolare che ogni 31 agosto è portato in processione nel borgo. Da ammirare la Chiesa della Madonna della Sughera, di origine cinquecentesca, che prende il suo nome da una immagine mariana ritrovata su una pianta di sughero nei boschi di Tolfa nel 1501.

Passeggiando nel borgo di Tolfa (dove ci saranno ad accogliervi gli operatori locali della Rete di imprese “Lazio di qualità – Tolfa una bella esperienza”, per farvi scoprire la loro città tra le tipicità e le bellezze) incontriamo la piccola ed accogliente Piazza Vittorio Veneto con il suo belvedere che spazia sulle colline circostanti e l’ingresso alla Villa Comunale, angolo di verde che d’estate, con il suo anfiteatro all’aperto, è sede di interessanti manifestazioni culturali e non solo. Non dimenticate, prima di salutare questo angolo laziale, di fermarvi nei negozi di artigianato per acquistare la catana, tipica borsa in pelle che viene prodotta dalle sapienti mani degli artigiani di Tolfa.